È possibile lavorare in orizzontale o in verticale, piuttosto che in diagonale, ma è meglio farlo solo per brevi tratti perchè altrimenti l'effetto non è molto gradevole. ci sono delle parti che è necessario fare in verticale come nel motivo de 'sa prama', dove il fusto è realizzato con punti in verticale, oppure - come nella foto sotto - il collo de 'su caponiscu' (= il galletto). in questo caso occorre saltare una trama per ritrovare il filo che si trova sulla stessa linea, per cui i nodi risultano leggermente più distanziati ed a seconda del filo o del tessuto usato, il risultato non è soddisfacente.
se si devono fare invece lunghi tratti è preferibile uno zig-zag di un solo nodo (tipo: un nodo su ed uno giù e così via... se si va in orizzontale o uno più a sinistra ed uno più a destra se si va in verticale)
lunedì 22 febbraio 2010
sabato 20 febbraio 2010
is denteddasa
questo è lo schema de 'is denteddasa': si inizia dal punto indicato dalla freccia e si prosegue seguendo la linea gialla.
questo motivo è usato come bordo
questo motivo è usato come bordo
sa gruxitta...
come tenere il filo: fase discendente
come tenere il filo: fase ascendente
venerdì 19 febbraio 2010
clip sul punt'e nù
... non so se questo breve filmato può rendere più chiaro l'inizio del lavoro e l'assicurazione del filo d'inizio...
giovedì 18 febbraio 2010
per iniziare si prende una trama come nella foto sotto, lasciando circa 3 cm di filo che verrà assicurato con i successivi due nodi.
quindi riprendere la stessa trama e formare il nodo passando il filo sull'ago (vedere foto sotto):
successivamente prendere con l'ago la trama che si trova a destra della precedente ma un filo più su (vedere la foto con lo schema dello zig-zag) e fare un altro nodo come indicato nella foto sotto, facendo passare il filo sotto quello 'volante' lasciato libero all'inizio, in modo da acchiapparlo dentro il nodo.
fare anche il terzo nodo come il secondo, sempre seguendo lo schema dello zig-zag.
alla base del punt'e nù c'è - come dice lo stesso nome - un nodo. in base al modo in cui vengono disposti i nodi si formano i motivi più semplici: sa dentedda (= dentello), su sproni, sa gruxitta (= la crocetta: la 'x', per convenzione, in sardo rende graficamente un suono che non esiste nell'alfabeto italiano, per cui si legge non 'cs' ma come la 'j' francese di 'jour').
per cominciare faccio un motivo a zig-zag, di solito utilizzato come bordino.
i pallini rossi indicano la posizione in cui verrano a trovarsi i nodi nello zig-zag.
mercoledì 17 febbraio 2010
Lezione 1
il punt'e nù si lavora sui fili verticali del tessuto (non importa se di ordito o trama, tanto il tessuto ha un'armatura quadrata). nella foto sopra le frecce rosse indicano i fili su cui si lavora mentre quelle verdi indicano quelli che non si utilizzano mai.
durante la lavorazione il tessuto non va mai girato, il ricamo può essere effettuato nel verso di tutt'e quattro le diagonali e cioè:
- da alto sinistra verso basso destra o viceversa,
- da basso sinistra verso alto destra o viceversa.
Tessuto per il punt'e nù
per cominciare con il punt'e nù è necessario utilizzare una stoffa ad armatura perfettamente quadrata. le prime volte, meglio utilizzare un tessuto con le trame ben evidenti come quello in foto (11 f x cm). io - che sono un po' 'zurpa' (=ceccata come dicono a Roma) la mia prima volta usai un tessuto ancora più grosso, un canapone per fare copritavolo (circa 5-6 f x cm) e cotone da uncinetto n° 8 a tre capi (di quelli che vendono in rocche). in tal modo avevo la certezza di vedere bene ciò che facevo ed in caso di errore di poter disfare con discreta facilità.
in seguito, quando si è più sicure, si potrà usare un tessuto più fine e con un maggiore numero di fili per cm.
Iscriviti a:
Post (Atom)